La Sociedade viene fondata nel 1861 a Lisbona, per iniziativa dell’imprenditore lisboeta Feliciano da Moura. Raccoglie intorno a sé, sin dall’inizio, l’adesione di notissimi politici e letterati, tra i quali giova annoverare il noto storico e scrittore Alexandre Herculano.
Il momento storico che stava vivendo il Portogallo si caratterizzava per una offensiva diplomatica, economica e propagandistica da parte del Regno di Spagna in vista di un assorbimento del regno lusitano in una più grande monarchia iberica. La Spagna castigliana, sia per un mai sopito senso di superiorità nei confronti degli altri popoli iberici, sia per una forma di compensazione coloniale per gli immensi territori perduti nell’America Latina, vedeva con cupidigia la possibilità di mettere le mani sugli ancora estesi possedimenti portoghesi in Africa.
Sia il monarca portoghese dell’epoca, sia l’intera società lusitana seppero resistere alle argomentazioni castigliane e proclamarono la loro ferrea volontà di respingere qualsiasi tentativo egemone della Spagna.
Organizzatisi così in Associazione, i promotori ed i numerosi seguaci decisero di commemorare ogni anno i fausti eventi della riconquista dell’indipendenza dalla Spagna, avvenuti nel dicembre del 1640 (la Restauração), come monito per le future generazioni a preservare quale valore supremo l’indipendenza del Portogallo, raggiunta dopo una corale Restaurazione rivoluzionaria e una susseguente guerra contro i Tercios spagnoli durata oltre 27 anni.
La sede della SHIP è ancor oggi nel Palácio da Independência, edificio del Cinquecento molto noto nel centro di Lisbona, facilmente riconoscibile per il suo colore rosso vivo. In tale Palazzo si verificarono episodi della Restauração, ancor oggi sottolineati da splendidi pannelli ceramici antichi e da ricostruzioni statiche nei luoghi degli accadimenti.
L’attuale SHIP, oltre a mantenere vivo il sentimento nazionale in Portogallo, in un’epoca in cui la penetrazione economica spagnola è sempre più pressante (reso evidente dalle recenti vicende delle tentate scalate della Telefònica spagnola nei confronti delle controllate della TMN portoghese), conduce anche una brillante politica di diffusione culturale della lingua e cultura portoghese, oltre a tutta una serie di pubblicazioni, presentazioni di volumi, discussioni pubbliche, attività sportive. Fanno attualmente parte della SHIP la parte più viva e significativa della società portoghese, ed annovera tra i suoi soci ministri, diplomatici, professori, alte cariche militari, noti imprenditori, governatori civili e personalità della cultura. Suo attuale Presidente è il Prof. Jorge Hagedorn Rangel, ultimo amministratore civile di Macau, colonia portoghese fino al 1999, interessante figura luso-cinese che testimonia, proprio con il suo vissuto di doppia appartenenza etnica asiatica ed europea, quella straordinaria epopea che fu l’epoca delle Scoperte geografiche inaugurate dai Portoghesi del Cinquecento.
Azulejos nel Palácio da Independência di Lisbona
Nello scorso mese di luglio è stata formalizzata la creazione della prima sezione italiana della SHIP, che vede premiato il Piemonte, la Liguria e la Val d’Aosta quali prime regioni privilegiate dalla scelta del sodalizio portoghese. Come suo presidente-delegato nell’area piemontese e ligure è stato scelto il Prof. Adv. Mario Chiapetto (nella foto), laureato in Diritto a Torino, Barcelona e Coimbra in Portogallo, e in Scienze Politiche a Torino e Lisbona, oltre che avvocato in Spagna ed abilitato in Italia. Studioso di tutto ciò che riguarda la lusitanità, il Prof. Chiapetto ha raccolto una ragguardevole collezione di volumi di interesse portoghese, oltre ad una raccolta di ceramiche locali, i famosi azulejos. Quale primo intervento pubblico sul suolo piemontese il Prof. Chiapetto si è offerto di proporre al pubblico torinese un ciclo di lezioni-conferenze incentrate sulla storia portoghese, privilegiando argomenti poco noti. Il nostro relatore si è altresì offerto ad accompagnare gli eventuali interessati in un viaggio in Lisbona, ove apparirà come momento qualificante (oltreché altrimenti pressoché impossibile) la visita al prestigioso ed antico Palazzo dell’Indipendenza, sede della nostra Sociedade.
1 commento:
Mi piace molto sapere che la Storia del Portogallo viene seguita dai studiosi italiani.
Grazie per la difusioni di questa attività.
Un abracio.
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