sabato 31 dicembre 2011

BUON ANNO
FELIZ ANO 2012

Entrevista - Umberto Eco: "O excesso de informação provoca amnésia"

O escritor italiano diz que a internet é perigosa para o ignorante e útil para o sábio porque ela não filtra o conhecimento e congestiona a memória do usuário

LUÍS ANTÔNIO GIRON, DE MILÃO

O escritor e semiólogo Umberto Eco vive com sua mulher em um apartamento duplo no segundo e terceiro andar de um prédio antigo, de frente para o palácio Sforzesco, o mais vistoso ponto turístico de Milão. É como se Alice Munro morasse defronte à Canadian Tower em Toronto, Hakuri Murakami instalasse sua casa no sopé do monte Fuji, ou então Paulo Coelho mantivesse uma mansão na Urca, à sombra do Pão de Açúcar. "Acordo todo dia com a Renascença", diz Eco, referindo-se à enorme fortificação do século XV. O castelo deve também abrir os portões pela manhã com uma sensação parecida, pois diante dele vive o intelectual e o romancista mais famoso da Itália.

Um dos andares da residência de Eco é dedicado ao escritório e à biblioteca. São quatro salas repletas de livros, divididas por temas e por autores em ordem alfabética. A sala em que trabalha abriga aquilo que ele chama de "ala das ciências banidas", como ocultismo, sociedades secretas, mesmerismo, esoterismo, magia e bruxaria. Ali, em um cômodo pequeno, estão as fontes principais dos romances de sucesso de Eco: O nome da rosa (1980), O pêndulo de Foucault (1988), A ilha do dia anterior (1994), Baudolino (2000), A misteriosa chama da rainha Loana (2004) e O cemitério de Praga. Publicado em 2010 e lançado com sucesso no Brasil em 2011, o livro provocou polêmica por tratar de forma humorística de um assunto sério: o surgimento do antissemitismo na Europa. Por motivos diversos, protestaram a igreja católica e o rabino de Roma: aquela porque Eco satirizava os jesuítas ("são maçons de saia", diz o personagem principal, o odioso tabelião Simone Simonini), este porque as teorias conspiratórias forjadas no século XIX - como o Protocolo dos sábios do Sião - poderiam gerar uma onda de ódio aos judeus. Desde o início da carreira, em 1962, como autor do ensaio estético Obra aberta, Eco gosta de provocar esse tipo de reação. Mesmo aos 80 anos, que completa em 5 de janeiro, parece não perder o gosto pelo barulho. De muito bom humor, ele conversou com Época durante duas horas sobre a idade, o gênero que inventou - o suspense erudito -, a decadência europeia e seu assunto mais constante nos últimos anos: a morte do livro. É de pasmar, mas o maior inimigo da leitura pelo computador está revendo suas posições - e até gostando de ler livros... pelo iPad que comprou durante sua última turnê americana...


O pensador e romancista italiano Umberto Eco completa 80 anos nesta semana. 
Ele está escrevendo sua autobiografia intelectual.
(Umberto Eco. Fotógrafo: Eamonn McCabe/The Guardian)

martedì 20 dicembre 2011

José Saramago, Il più grande fiore del mondo, Feltrinelli

Un racconto del celebre scrittore portoghese dedicato ai bambini


È la storia di un ragazzino che vive in campagna e ama fare lunghe passeggiate. Un giorno trova un fiore buttato via, quasi appassito, e decide di prendersene cura finché, all'improvviso, dopo molte fatiche e premure, la piantina torna a fiorire. A quel punto il bambino si addormenta sotto la pianta. Dopo una lunga e disperata ricerca, i genitori lo ritrovano adagiato in terra accanto al fiore che, nel frattempo, si è trasformato nel più grande del mondo.

Il libro è illustrato dalle tavole intense e suggestive di Emiliano Ponzi.La traduzione è di Rita Desti.
Età di lettura: dai 5 anni in su

Per l'anteprima del libro clicca qui

Illustrazione di Emiliano Ponzi

lunedì 19 dicembre 2011

Alberto Anzani, Doppio gioco, Sax Editore


Dal film al libro! Questo romanzo è un originale adattamento creato dallo stesso autore della pellicola Jogo duplo. Un libro per ridere, un divertissement che mantiene lo stile veloce dell'azione e il ritmo effervescente della commedia. Pur rispecchiando la trama della versione per il cinema, l'autore innesta nelle scene e sui personaggi alcune evocazioni letterarie, montando voci, suoni e parole, sulla forza delle immagini. L'affresco che se ne ricava stimola il riso e persino l'appetito, grazie alla dose sapiente di situazioni surreali e di ricette culinarie. Un doppio gioco anche nei rimandi, nelle citazioni, nel solco di una letteratura italo-portoghese sensibile ai temi dell'esistenzialismo, dell'equivoco, dei doppi sensi, in una veste farsesca e colorita, non scevra da un'irriverente comicità, sempre attuale.

Alberto Anzani, scrittore, regista e attore è nato a Como in Italia nel 1973. Ha pubblicato il libro di poesie in spagnolo Nahual (1994) e i romanzi Saudade (1995), Joia (2002), Sul confne (2004) ridotto per il teatro e per il cinema, On the border, (2005), L'ambasciata chiude (2006), Doppio gioco (2011). Ha scritto, diretto e interpretato i flm Sul Confne (2008) e Jogo Duplo (2010).

domenica 18 dicembre 2011

Lamezia Terme - L'architetto Michele Cannatà, dello studio Cannatà & Fernandes di Oporto, ospite d'onore dell'incontro “Ri-generare città”

Un bilalncio dell'iniziativa svoltasi lo scorso 13 dicembre


LAMEZIA TERME – Si è tenuto a Palazzo Nicotera a Lamezia Terme l’incontro sul tema “Ri-generare città” organizzato dall’Ordine degli Architetti, paesaggisti, conservatori e pianificatori della Provincia di Catanzaro (a cura del Dipartimento Cultura, Comunicazione, Informazione), dalla facoltà di Architettura di Reggio Calabria, con il Patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
La manifestazione è stata aperta dall’intervento dell’assessore comunale Franco Amendola in rappresentanza del sindaco Speranza, che ha voluto sottolinerare il percorso di pianificazione che l’Amministrazione sta avviando, a cui sono seguiti gli interventi di Biagio Cantisani, presidente dell’Ordine degli Architetti, di Isidoro Pennisi della Facoltà di Reggio Calabria, di Michele Cannatà dello studio portoghese Cannatà&Fernandes, e le conclusioni del neo vice presidente dell’Unione internazionale degli architetti Antonio Riverso.
Questa manifestazione è stata la prima di una serie di eventi che l’Ordine degli Architetti presenterà nei prossimi mesi su questo tema. Infatti la rigenerazione urbana e la sostenibilità sono tematiche che pervadono ormai da qualche tempo gli scenari del fare architettura, in un rapporto sempre più sinergico e denso di significati, in cui la riqualificazione urbanistica ed architettonica si intrecciano strettamente con la cultura, l’economia e l’organizzazione sociale della città. Questo è stato il senso che il presidente Cantisani ha voluto imprimere come significato principale della serata; senso che è stato immediatamente ripreso da Pennisi che ha introdotto – seguendo un interessante percorso legato alla rigenerazione della città in senso più marcatamente culturale – l’ospite della serata che è stato l’architetto Michele Cannatà, dello studio Cannatà&Fernandes di Oporto, Portogallo; Cannatà ha studiato a Reggio Calabria per poi trasferirsi, nei primi anni ’80, fondando uno studio con Fatima Fernandes, e realizzando lavori sia in Calabria che in Portogallo; l’architetto ha esposto in maniera semplice ed efficace i progetti dello studio a diverse scale, dalla piccola piazza al museo, in un rapporto sinergico tra studio dei materiali e economia dei costi.
La rilevanza dell’intervento di Cannatà ha pertanto sottolineato come rigenerazione «significa soprattutto ripensare la città secondo architetture semplici, comprensibili, ma di ottima qualità, in un’interazione di “firmitas”, “utilitas”, “venustas” che spesso è dato per scontato ma non tanto spesso realizzato».
A chiudere i lavori è stato l’architetto Antonio Riverso, vice-presidente dell’Unione internazionale degli architetti, che ha sottolineato come «rigenerazione della città significa anche integrazione delle politiche urbanistiche, economiche e sociali con la riqualificazione dell’esistente e il contenimento dell’espansione urbana sono i temi centrali di un dibattito in cui la figura dell’architetto va ad assumere un ruolo importante, un “ruolo che ci deve vedere partecipi e protagonisti”, per la capacità degli architetti di indirizzare e prefigurare i cambiamenti». (sa.inc.)

sabato 17 dicembre 2011

È morta Cesária Évora

27/8/1941-17/12/2011


La cantante di Capoverde Cesária Évora, soprannominata la "diva a piedi nudi", è morta oggi a 70 anni, tre mesi dopo aver abbandonato le scene. La scomparsa è stata annunciata dal ministro della cultura di Capoverde Mario Lucio Sousa.

Alessandra Sacchetta

venerdì 16 dicembre 2011

GLOSAS n. 4

È uscito il quarto numero della prestigiosa rivista dedicata alla musica classica portoghese


È uscito il quarto numero di Glosas, la rivista semestrale dedicata interamente alla musica erudita portoghese, prodotta dal mpmp, movimento patrimonial pela música portuguesa. La pubblicazione, unica nel suo genere, è uno strumento fondamentale per chiunque voglia addentrarsi nell’universo musicale portoghese. La rivista, di grande rilevanza e qualità, è concepita e realizzata da specialisti (compositori, scrittori, artisti plastici), ma si propone di raggiungere anche il pubblico degli appassionati e dei non addetti ai lavori.
Particolare attenzione è dedicata alla musica portoghese contemporanea. In questo numero un’intervista e un omaggio a António Victorino d'Almeida, con i contributi di Eurico Carrapatoso, Sérgio Azevedo, Carla Seixas, Mário Zambujal, José Fortes, Fernando Rocha, Mariana Calado, Nuno Brito e Júlio Pomar.

Elenco degli articoli:

- debaixo de olho: o que está a acontecer na música portuguesa / agenda de concertos (Manuela Paraíso)
- entrevista e homenagem a António Victorino d'Almeida (com a participação de Eurico Carrapatoso, Sérgio Azevedo, Carla Seixas, Mário Zambujal, José Fortes, Fernando Rocha, Mariana Calado, Nuno Brito e Júlio Pomar)
- entrevista a Jorge Salgueiro & texto sobre a entrevista do próximo número, a Andreia Pinto-Correia (por Mónica Brito)

efemérides: Dom Diniz e David Perez (textos de Manuel Pedro Ferreira e João Paulo Janeiro)
Joly Braga Santos e Jorge Peixinho : uma amizade invulgar? (por Piedade Braga Santos)
Canto de Amor e de Morte de Lopes-Graça (por José Eduardo Martins)

- Salões Musicais em Lisboa nos sécs. XIX-XX (por Idalete Giga)
- A obra para piano de Manuel Faria (por André Vaz Pereira)
- Cosmopolitismo na Cidade da Horta (Luís C. F. Henriques)

Compositores a Descobrir: Tomás Borba (Duarte Gonçalves-Rosa)

glosando: uma peça inédita : Antero Ávila
Now & Then : novo disco de Patrício da Silva (por Joana Rocha)
Festival Música Viva : crítica (por Tiago Cabrita)
Dias de Música Electroacústica (por Jaime Reis)

La rivista è disponibile sul sito della AvA Musical Editions

Leggi anche:
Glosas, la prima rivista dedicata interamente alla musica classica portoghese

giovedì 15 dicembre 2011

Os Músicos do Tejo hanno registrato La Spinalba, dramma comico di Francisco António de Almeida

È la prima incisione del complesso musicale portoghese per la casa discografica Naxos

Lo scorso 23 novembre Os Músicos do Tejo hanno terminato la registrazione de La Spinalba, dramma comico in tre atti di Francisco António de Almeida (1702–1755), annoverato fra gli iniziatori della musica operistica portoghese. L’opera fu eseguita per la prima volta a Lisbona nel 1739. Creduta perduta durante il terremoto del 1755, è stata ritrovata insieme ad altre opere del celebre compositore barocco portoghese. L’edizione utilizzata da Os Músicos do Tejo è quella ristampata nel 1969 dalla Fondazione Calouste Gulbenkian, dove si conserva nella collezione Portugaliae Musica.
Nella registrazione, realizzata per la casa discografica Naxos, Os Músicos do Tejo sono diretti da Marcos Magalhães. Fanno parte del cast Ana Quintans (Spinalba), João Fernandes (Togno), Luís Rodrigues (Arsenio), Joana Seara (Vespina), Cátia Moreso (Dianora), Inês Madeira (Elisa), Fernando Guimarães (Ippolito), e Mário Alves (Leandro). La registrazione è stata effettuata presso il Salão Nobre dell’Instituto Superior de Economia e Gestão (ISEG) di Lisbona. Il cd è prodotto da Pierre Lavoix, con l’assistenza dell’ingegnere del suono Jean Gauthier.

Francisco António de Almeida
Compositore e organista portoghese, dopo la prima formazione musicale, fu inviato a Roma dal re D. João V per perfezionarsi. Durante la sua permanenza in Italia, dal 1722 al 1726, pubblicò gli oratori Il pentimento di David e La Giuditta. Nel 1724 Pier Leone Ghezzi lo ritrasse in una caricatura su cui scrisse «Signor Francesco Portughese il quale è venuto a Roma per studiare, e presentemente è un bravissimo compositore di Concerti, e di musica da Chiesa, e per essere Giovane è uno stupore e canta con gusto inarrivabile, venendo alla mia Accademia di Musica Io Cavalier Ghezzi me ne sono lassata la memoria il dì 9 luglio 1724».
La maggior parte della sua produzione musicale fu realizzata dopo il suo rientro in Portogallo. Nel 1728 compose la serenata Il trionfo della virtù. Seguirono lo scherzo pastorale Il trionfo d'amore (1729), il dramma per musica da cantarsi Gl'incanti d'Alcina (1730), il dramma comico La Spinalba, ovvero il vecchio matto (1739), e la serenata L’Ippolito (1752).
La sua produzione musicale è influenzata dallo stile italiano, in particolare da quello di Alessandro Scarlatti. È considerato fra i promotori del teatro lirico in Portogallo, a cominciare dall’opera comica La pazienza di Socrate rappresentata a Lisbona nel 1733 presso il palazzo reale e considerata la prima opera italiana esportata in Portogallo

Os Músicos do Tejo
Il complesso vocale e strumentale de Os Músicos do Tejo è stato fondato a Lisbona da Marcos Magalhães e Marta Araújo. Il loro primo concerto si è tenuto a Setubal nel 2005. Si tratta di una delle migliori formazioni di musica antica presenti attualmente in Portogallo, dove ha contribuito alla riscoperta di importanti opere del periodo barocco. In particolare, La Spinalba di F. A. de Almeida, eseguita per la prima volta nel CCB, è stata accolta con grande entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica. Sull’onda del grande successo l’opera è stata portata in tourneè in Portogallo e Spagna e conta già dieci rappresentazioni. Analogo consenso hanno riscosso le esecuzioni de Lo Frate Nanmorato de G.B. Pergolesi e Le Carnaval et la Folie di A.C. Destouches.
Grande apprezzamento hanno suscitato, inoltre, le due incisioni discografiche realizzate dalla formazione musicale portoghese: As Sementes do Fado, con Ana Quintans, Ricardo Rocha e Marcos Magalhães, e As Árias de Luisa Todi, con il soprano Joana Seara che interpreta il repertorio cantato dalla celebre artista portoghese del XVIII secolo.
La Spinalba di F. A. de Almeida è la prima registrazione de Os Músicos do Tejo per la casa discografica Naxos.

Os Músicos do Tejo

Ciclo “Artes em projeção” - Duas curtas-metragens

O quarto bloco de curtas-metragens de 2011, do ciclo “Artes em Projeção”, sobre artistas contemporâneos portugueses, apresentadas no âmbito da última edição do FantasPorto e realizadas em co-produção com a Escola de Belas Artes do Porto e a Universidade Católica. [ver +]
Tal como tem vindo a ser hábito, no final das sessões, decorrerá uma pequena tertúlia com os presentes. A entrada é livre.



ALBERTO PÉSSIMO
Por Miguel Lopes Rodrigues (23 minutos)


ARMANDO ALVES
Por Simone Almeida (13 minutos)


NOTA: No mesmo horário decorrerá um Atelier de Expressão Plástica para Crianças entre os 5 e os 11 anos. Inscrições e mais informações através do e-mail info@casadagaleria.com

Casa da Galeria - Centro de Arte Contemporânea
R. Prof Dr. Joaquim Augusto Pires de Lima 33-37, 4780-449 Santo Tirso | 41*20'21,93''N 8*28'34,23''W
T 252 856 298 | F 252 855 286 | de Terça a Sábado, das 15h às 19h

até 21 de Jan. artes plásticas de EMERENCIANO. Entrada livre
até 10 Dez. inscrições abertas: Atelier de expressão plástica para crianças.
17 Dez, às 16h. ciclo Artes em Projeção: Alberto Péssimo + Armando Alves. Entrada livre
até 21 de Jan. Visitas em Família. Entrada livre

giovedì 8 dicembre 2011

Non c'è più niente da raccontare perché questo è piccolo, come ogni fecondazione
Mostra di João Maria Gusmão e Pedro Paiva

Museo Marino Marini
Piazza S. Pancrazio, Firenze 50123
Aperta fino al 14 gennaio 2012

Il Museo Marino Marini di Firenze ospita la mostra Non c'è più niente da raccontare perché questo è piccolo, come ogni fecondazione di João Maria Gusmão e Pedro Paiva (JMG/PP), a cura di Nuno Faria e Alberto Salvadori.
Per questo progetto che segue le recenti presentazioni alla Kunsthalle di Düsseldorf e a Le Plateau di Parigi, JMG/PP propongono un insieme eterogeneo di sculture e filmati realizzati fra il 2006 e il 2011.
Seguendo il motto “le cose non hanno significato: hanno esistenza. La loro esistenza è il loro significato”, del poeta Alberto Caeiro, pseudonimo di Fernando Pessoa, i brevi filmati che costituiscono la base del lavoro di questa coppia di artisti si definiscono come avvenimenti, emergenze, sequenze senza narrativa e senza metafisica, strutturate intorno alla discreta ma ineluttabile origine delle piccole cose.
JMG/PP sono riusciti a realizzare un notevole percorso artistico-intellettuale raggiungendo, come pochi altri nell'arte contemporanea, alti livelli di sofisticazione filosofica e riflessiva attraverso i loro film (in 16 e 35 mm), dove la loro visione materialista del mondo è frutto dell’intreccio dei codici della patafisica, della scienza e dell'arte. Il lavoro degli artisti ci introduce ad una riflessione sul mondo attraverso l'assurdo, il burlesco e la magia e recuperando le qualità primitive dell'infanzia del cinema. Com'è consuetudine nel modus operandi di JMG/PP, alcune fra le più recenti opere di questa mostra sono state realizzate durante viaggi di lavoro, nella fattispecie a Catania e a São Tomé e Príncipe. Saranno presenti, dunque, lavori inediti prodotti dalla Fondazione Marino Marini e Osservatorio arti Contemporanee Ente Cassa di Risparmio e una scultura "Spaghetti Tornado", realizzata grazie al sostegno della Fondazione Brodbeck di Catania.

Duo artistico con sede a Lisbona, João Maria Gusmão (1979) e Pedro Paiva (1977) lavorano insieme dal 2001, producendo film, opere scultoree, installazioni e antologie di testi. I film di Gusmão e Paiva evocano solitamente studi scientifici, ambientati in luoghi scarni e poco identificabili, o in set molto bui. Rigorosamente senza sonoro, i loro film, che gli stessi artisti descrivono come la stesura di una "finzione poetica filosofica", gettano lo sguardo su una varietà di personaggi curiosi, in scenari che alludono ai testi intellettuali ed esoterici.
In tandem con il loro lavoro visivo, dal 2005, realizzano la pubblicazione della rivista filosofica Eflúvio Magnético, che copre la vasta gamma delle loro differenti ricerche differenti e del loro lavoro.
João Maria Gusmão e Pedro Paiva hanno esposto in mostre monografiche in molti musei e centri d'arte contemporanea, tra cui il Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco, la Kunstverein di Hanover, la Ikon Gallery a Birmingham, the Museu de Arte Contemporâneo of Castilla y Leon, the Swedish Contemporary Art Foundation, Stockholm, the Museu Nacional de Arte Contemporânea, Lisbona. Hanno partecipato a eventi internazionali e mostre come la Biennale di Gwangju nel 2010, Manifesta nel 2008, la Biennale Mercolsul a Porto Alegre nel 2007, e la Biennale di Sao Paulo nel 2006. Hanno rappresentato il Portogallo con Experiments and Observations on Different Kinds of Air alla 53° Biennale di Venezia del 2009. Hanno recentemente inaugurato, a settembre 2011, Tem gwef tem gwef dr rr rr alla Kunsthalle di Düsseldorf , Düsseldorf e Alien Theory a Le Plateau, Paris.
In occasione del progetto è stato realizzato un libro, edizioni Mousse Publishing, a cura di Nuno Faria e Alberto Salvadori, sostenuto dalle Fondazioni Marino Marini Firenze, Fondazione Brodbeck Catania e Osservatorio Arti Contemporanee Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

The horse of the prophet, 2011
16mm film, colour, no sound, aprox. 2'20'”
Colaboration with Lamu Palm Oil Factory, production Frac Île-de-France / Le Plateau, Paris


Hand, smaller than hand, 2009
35mm film transferred to 16mm, colour, no sound, 1'48''
Production Inhotim Cultural Center, Minas Gerais, Brazil

Museo Marino Marini
Piazza S. Pancrazio
Firenze 50123
+39 05 5219432

Ufficio stampa Museo Marino Marini:
Davis & Franceschini
tel.+39 055.2347273
fax +39 055.2347361

mercoledì 7 dicembre 2011

Focus on GABRIEL ABRANTES

Una collaborazione tra Fondazione VOLUME!, Ambasciata del Portogallo a Roma e Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

Accademia di Francia a Roma - Villa Medici Sala Michel Piccoli
Viale Trinità dei Monti 1
mercoledì 14 dicembre 2011, alle ore 17.00 e alle ore 21.00

Mercoledì 14 dicembre 2011, presso la Sala Michel Piccoli dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, in occasione della presentazione del film Fratelli, co-diretto da Gabriel Abrantes e Alexandre Melo e prodotto dall’Ambasciata del Portogallo a Roma e dalla Fondazione VOLUME!, si terrà la rassegna Focus On GABRIEL ABRANTES, un doppio ciclo di proiezioni dedicato al giovane artista portoghese, il primo alle ore 17:00 e il secondo alle ore 21:00.

La serata offrirà l'opportunità di conoscere approfonditamente il lavoro di Gabriel Abrantes attraverso la visione di una selezione di lavori dal 2008 ad oggi. L'iniziativa ha visto la collaborazione dell’Ambasciata del Portogallo a Roma, dell'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici e della Fondazione VOLUME!, tre realtà attente alla promozione ed al sostegno dell'arte contemporanea, da sempre sostenitrici delle nuove tendenze della creatività.
La Fondazione VOLUME! e l'Ambasciata del Portogallo a Roma hanno infatti offerto all'artista, nell'aprile scorso, l'opportunità di trascorrere un periodo di residenza a Roma per realizzare il film Fratelli, girato in varie zone del territorio laziale tra le quali la splendida cornice dell'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici.

Alle ore 17:00, alla presentazione della serata e dell’artista, interverranno: l’Ambasciatore del Portogallo a Roma Fernando d’Oliveira Neves, Éric de Chassey direttore dell'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Paulo Cunha e Silva, e Francesco Nucci, Presidente della Fondazione VOLUME!. e dall'artista Gabriel Abrantes. Verranno proiettati, in questa prima tranche, i film: Fratelli, Visionary Iraq, A history of mutual respect, Liberdade. Alle ore 21:00 seguiranno: Olympia I & II, Palacios de Pena (Palace of Pity) e, di nuovo, Fratelli.

 Una scena tratta da "Fratelli" di Gabriel Abrantes e Alexandre Melo, 2011 

Fratelli
di Gabriel Abrantes e Alexandre Melo
Portogallo, 2011, 27’

Ispirato al prologo de La bisbetica domata di William Shakespeare, Fratelli è un cortometraggio diretto da Gabriel Abrantes e Alexandre Melo, ambientato in diversi siti tra Roma e la regione Lazio. Recitato in lingua portoghese, con l’accento brasiliano di Bahia, il film descrive il rapporto tra due fratelli al limite tra l’amore e il desiderio carnale: l’animalità con cui i due si cibano e, nelle scene finali, lottano; la consapevolezza di un desiderio incestuoso e omosessuale che rilancia la dinamica pulsionale dei fratelli. La scoperta dell’identità sessuale, i riferimenti ai concetti di eros e thanatos sono analizzati dall’artista attraverso una rilettura dei generi cinematografici e riferimenti a registi del passato (tra i più evidenti quelli a Pasolini), e alla storia dell’arte. Il tutto è girato in un contesto seicentesco, dove Villa Medici, completata nel 1544, non poteva non essere lo scenario più appropriato. Il film si apre sull’interno della cupola a cassettoni del Pantheon per poi giungere in una stalla. Qui è presentato il popolano che successivamente, tenendo fede all’opera di Shakespeare, verrà trovato addormentato da un Signore e dai suoi cortigiani…

Biografia
Gabriel Abrantes nasce nel 1984 a Chapel Hill, nel North Carolina. Attualmente vive e lavora a Lisbona dove è rappresentato dalla Galleria 111.
Dopo la laurea triennale in Cinema and Visual Arts alla The Cooper Union for the Advancement of Science and Art di New York nel 2006, completa gli studi universitari all’Ecole National des Beaux-Arts di Parigi e nel 2007 è al Le Frenesoy Studio National des Arts Contemporains di Tourcoing.
Riconosciuto a livello internazionale, Abrantes è stato pluripremiato. Quest’anno, in occasione della 68esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, l’artista è stato in concorso nella sezione Orizzonti con il film Palácios de Pena, diretto a quattro mani con Daniel Schmidt.
Nel 2010 ha ricevuto il Golden Leopard per il cortometraggio A History of Mutual Respect nella categoria Best International Short Film al Locarno Film Festival e il Best films of 2010 by Sight & Sound Magazine, British Film Institute. Il film, diretto insieme a Daniel Schmidt , racconta la storia di due ragazzi innamorati della medesima giovane donna: è la storia di un’amicizia tradita, di un rispetto mutuale andato a gambe all’aria. È una riflessione politica sull’utopia del cambiamento, sull’idealizzazione di una realtà modificabile, sull’impossibilità di cambiare la storia. Tra gli altri riconoscimenti, Prémio Media Recording for Best Portuguese Film at Indie Lisboa ’10, KODAK Cinelabs Prize at EXPIFF Bucharest, 2010, e il Prémio dos Cineclubes al Festival Luso Brasileiro, St. Maria da Feira.
Tra i suoi cortometraggi, Visionary Iraq ha vinto il New Talent Fnac Award all’Indie Lisboa’09 ed è stato ritenuto il miglior film del 2010 da Purple Magazine e Artforum, la rivista d’arte contemporanea leader nel mondo che lo ha insignito del titolo di Best films of 2010. Ad aggiudicarsi l’EDP Novos Artistas Prize nel 2009 l’installazione video Too Many Daddies, Mommies and Babies. Olympia I & II (co-diretto con Katie Widloski) è stato invece premiato con il KODAK Cinelabs al EXPIFF Bucharest, 2010.
Tra le recenti mostre personali, la partecipazione alla retrospettiva organizzata al Centro Cultural Vila Flor di Guimarães nel 2010; ZAAL 5 Film Huis Den Haag, Den Hag, 2009; 20-30 Experiments in Moral Relativism, Galeria 111, Lisbon, 2008;. Buttpocalipse, Galleria 111 (2007); Visionary Iraq, Galeria 111, Oporto; Too Many Daddies, Mommies, and Babies, Maumaus, Lisbona.
Tra le mostre collettive, le più recenti sono Dynasty al Palais de Tokyo e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris e Reset alla Fondation Ricard in Paris, entrambe nel corso del 2010.
Recentemente, l’artista è impegnato nel nuovo centro di cinema sperimentale Escola Deus Ex Maquina, fondato da Sara Santos e Goncalo Pena dove insegna History of Cinema and Experimental Cinema Production .

domenica 4 dicembre 2011

Presentazione di “Roma. Esercizi di riconoscimento” di António Mega Ferreira
Edizioni dell’Urogallo

Venerdì 9 dicembre 2011, alle ore 18.00, presso la sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini in Campidoglio, a Roma.
Interverranno l'autore, il curatore Prof. Brunello De Cusatis e l'editore Marco Bucaioni.

 
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“Delle città che ama ogni viaggiatore si fa un’idea, la quale raramente coincide con la logica della geografia urbana. Nella sua maniera d’amare una città, disegna percorsi, associazioni immaginarie, miti strumentali, i quali fanno si ch’egli possa vedere le facciate, i monumenti, le piazze e le genti d’una determinata zona come i migliori segni d’identificazione dello spirito di quel luogo. La sua nozione di geografia è essenzialmente affettiva, le sue preferenze non sono razionali e, per questo, quella zona eletta figura nel suo animo, e per sempre, come il centro della città. Per me, piazza della Rotonda e il Pantheon rappresentano il vero centro di Roma”. (António Mega Ferreira)

L’Autore
António Mega Ferreira (Lisbona, 1949) tra le più importanti figure dell’intellettualità portoghese, António Mega Ferreira è saggista, poeta e narratore di lungo corso, oltre che giornalista affermato e personaggio pubblico (ha diretto varie esposizioni, quale l’Esposizione Mondiale durante l’EXPO’98 a Lisbona, e attualmente dirige il Centro Cultural de Belém).
Con al suo attivo decine di opere, non solo narrative e poetiche, ma anche saggistiche (su tutti, spicca il saggio Fazer pela Vida – Um Retrato de Fernando Pessoa, o Empreendedor, Assírio & Alvim, Lisboa 2005), ostenta una prosa elegante e ricercata, tanto da poter essere annoverato tra i maestri delle lettere portoghesi contemporanee.

1.º Ciclo de Conferências: “Relações luso-italianas nos séculos XV-XVIII: balanço e novas linhas de investigação no âmbito da celebração dos 150 anos da União de Itália”

Sessão de encerramento
Terça-feira, 6 de Dezembro de 2011, às 18h00
Embaixada de Itália em Lisboa,
Largo Conde Pombeiro, 6 - Lisboa

Conferências:

Gaetano Sabatini (Professor Catedrático da Universidade Roma Tre)
La construzione della Basilica di San Pietro e la Crociata in Portogallo

Luís Filipe Barreto (Presidente do Centro Científico e Cultural de Macau, I.P.)
Dimensão luso-italiana no conhecimento da China (séc. XVI)

(Clicca sull'immagine per ingrandire)

1.º Ciclo de Conferências: "Relações luso-italianas nos séculos XV-XVIII: balanço e novas linhas de investigação no âmbito da celebração dos 150 anos da União de Itália".

Sessione di chiusura
Martedì 6 dicembre 2011 – ore 18.00
Ambasciata d’Italia a Lisbona
Largo Conde Pombeiro, 6 - Lisboa

Conferenze:

Gaetano Sabatini (Professor Catedrático da Universidade Roma Tre)
La construzione della Basilica di San Pietro e la Crociata in Portogallo

Luís Filipe Barreto (Presidente do Centro Científico e Cultural de Macau, I.P.)
Dimensão luso-italiana no conhecimento da China (séc. XVI)

sabato 3 dicembre 2011

Lisboa - “Escultura Barroca Italiana em Portugal.
Obras, artistas, encomendadores”

Conferência pela Prof.ª Doutora Teresa Leonor Vale
Investigadora integrada do Instituto de História da arte da Faculdade de Letras da Universidade de Lisboa


Segunda-feira, 5 de Dezembro de 2011 - 19h00
Instituto Italiano de Cultura de Lisboa
Rua do Salitre, 146, 1250-204 – Lisboa

Em colaboração com o Centro de História de Além-Mar, FCSH-UNL|Uaç

(Clicca sull'immagine per ingrandire)


Lisbona - “Escultura Barroca Italiana em Portugal.
Obras, artistas, encomendadores”

Conferenza della Prof.ª Teresa Leonor Vale, docente nel Corso di Dottorato in Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona “Escultura Barroca Italiana em Portugal. Obras, artistas, encomendadores”.

Lunedì, 5 dicembre 2011 – ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura de Lisbona
Rua do Salitre, 146, 1250-204 – Lisbona

In collaborazione con il Centro de História de Além-Mar, FCSH-UNL|Uaç

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mercoledì 23 novembre 2011

Matera - Mostra dello scultore Rui Chafes
Entrate per la porta stretta

Inaugurazione: sabato 26 novembre 2011- ore 18.30
Periodo espositivo: 26 novembre 2011– 31 gennaio 2012


La mostra personale “Entrate per la porta stretta” di Rui Chafes, consiste in un itineraneo di sculture pensato in conformità con i Sassi di Matera, in particolare per gli spazi del complesso chiesastico “Convicinio di Sant’Antonio” e del Parco della Murgia Materana. Il progetto espositivo a cura di Giacomo Zaza, è promosso dalla Provincia di Matera insieme all’Ambasciata del Portogallo, all’Instituto Camões, e ai Consolati del Portogallo di Napoli e Bari, patrocinato dal Comune di Matera, da l’APT Basilicata (azienta di promozione del territorio), dall’Ente Parco della Murgia Materana e dal Consiglio Regionale della Basilicata.

Le opere di Rui Chafes sottostanno continuamente ad un progetto di dialogo con lo spazio e il contesto architettonico. Esse agiscono in luoghi differenti, dall’antro della galleria e del museo agli scenari naturali del parco o della spiaggia oceanica. Questa volta Chafes concepisce un itinerario progettato al di fuori dei canoni della scultura, secondo una sorta di “anti-scultura”, oscura e indecifrabile, che “prende parte” al luogo espositivo. Le opere per Matera diventano delle anime vaganti, presenze inquietanti all’interno di un sito arcaico, mitico e umano al tempo stesso. Dentro l’architettura liturgica (nicchie e nervature, calotte absidali e volte a crociera, o a tenda) queste “anti-sculture” agiscono in osmosi con l’interno e l’esterno dello spazio, nonché in simbiosi con l’umano e il sacro.

Spesso le sculture eteree e dinamiche di Chafes rammentano dei corpi astratti e organici, avvicinabili alla metamorfosi degli esseri. A volte la loro presenza fisica trasmette la sensazione di un pulsare vivo che stabilisce un legame intimo e magico con lo spazio circostante. Il materiale utilizzato dall’artista è sempre l’acciaio, che, dipinto di nero, conferisce alle opere un aspetto “visionario”, generato da relazioni con un discorso interiore, in controtendenza rispetto alla dimensione fluida del mondo globale in cui prevale la rapidità e la scomparsa dello spazio-tempo.

A Chafes viene in mente il connubio tra divino e terreno setacciato da Pier Paolo Pasolini nel film “Il Vangelo secondo Matteo”. Pensando a Pasolini Chafes intitola la mostra Entrate per la porta stretta (in riferimento alle parole del Cristo: “Quanto é stretta la porta e angusta la strada che conduce alla vita e pochi quelli che la trovano”). Questo progetto chiama in causa da una parte i “principi etici” che Pasolini ha rivendicato nel suo film (il Cristo che, nella sua lotta contro l’ipocrisia religiosa e la brama di potere, si spinge a porsi come “figlio di Dio”, affermazione punita con la morte), dall’altra l’architettura religiosa e civile di Matera, con i suoi antri ancestrali, con i “suoi labirinti umani fatti di sassi e isolamento”. Simile ad un volatile che attraversa il cielo senza lasciare traccia, a Matera l’opera di Chafes diventa divina apparizione così come divino e mitico appare il Cristo di Pasolini.

Nel “Convicinio di Sant’Antonio”, complesso composto da quattro chiese rupestri [Sant’Antonio, San Donato, Sant’Eligio, San Primo o Tempe Cadute], Chafes elabora una ricca scena di opere: Inerme, quattro sculture simili a letti di ferro, letti di ospedale, oppure esseri animali, ciascuna nascosta in ogni ambiente sotterraneo – forse cripte o cappelle scavate nella roccia – delle quattro chiese; Mondo misterioso, due coppie di sculture che sembrano strumenti per camminare più in alto, “stampelle” o trampoli; Il tempo è il mio unico amico, quattro “scatole” nere in ferro, o meglio quattro parallelepipedi rettangoli inseriti perfettamente in vasche scavate nel suolo (probabili sepolture). Qui le scatole misteriose che si sollevano di poco dal pavimento non solo esprimono “pulsioni” di morte, ma anche la forma geometrica regolare in dialogo con lo spazio informe delle Chiese, in generale dei Sassi, e il tempo sospeso e fermo, una base meditativa, metafora dell’arte. Ed ancora, tra le navate arcuate e le cavità lenticolari (presbiteri laterali e vestiboli), appaiono Luna morta di freddo, un corpo sferico che si protrae al di là di una vasca in pietra; Il silenzio di Giorgio De Chirico e Il labirinto di Giorgio De Chirico, due sculture sospese dal soffitto, eco del mondo arcaico di De Chirico, Della povertà e della morte, piccole sculture come cucchiai o utensili per mangiare, senza una vera finalità d’uso, dalle sembianze zoomorfe, che intaccano lo spazio, agganciate ad alcune aperture che attraversano le pareti. Il titolo Della povertà e della morte deriva da Rainer Maria Rilke. Queste piccole sculture sembrano forme oniriche ossessive e terrifiche, quanto la malattia e la morte. Invece le tre lamiere di ferro incastonate nelle finestre, intitolate Lama, possiedono dei piccoli fori che “filtrano” la luce e rendono l’ambiente più scuro. Attraverso i piccoli fori delle lamiere si può scrutare la valle calcarea del Parco della Murgia Materana di fronte al Convicinio di Sant’Antonio.

La scena continua con Quel che è virtù per la società è dissolutezza per il santo, una scultura con due elementi concavi verticali simili a cucchiai che, dietro una parvenza di simmetria e regolarità, nasconde squilibrio e scompenso (uno stato di insicurezza), poi segue La vostra allegria è la vostra tristezza senza maschera, opera caratterizzata da una forma organica, ricordo del mondo animale, visione illogica e irrazionale, ed infine, posizionati di fronte al complesso chiesastico, L’oggi così lento e lo ieri così breve, due grandi coni neri, di circa 2,50 metri, posti sulla terra acre e rocciosa della valle. Due coni isolati e “metafisici” da osservare in lontananza: due corpi astratti che diventano forme alchemiche e “neo terrestri” da indagare.

Del progetto di Matera lo interessa quella temperatura metafisica della scultura in relazione al luogo, la connessione della ambigua profondità dello spazio alla sostanza misteriosa dei suoi interventi plastici, per i quali il visitatore giunge a spiare, nel caso di Lama, la steppa della valle esterna quasi fosse un interno segreto da conoscere. L’arte di Chafes innesca un processo di riverberi tra i diversi livelli di lettura e appropriazione da parte del fruitore, costringendolo ad un “viaggio” dall’esistenza ordinaria al mondo fantasticante. Su questa via il luogo espositivo perde i connotati di contenitore ospitante convenzionalmente neutralizzato per divenire esso stesso ambito attivo dell’opera: il luogo, gli artifizi plastici, tutto si fa opera in una trama correlata di rimandi, livelli di memoria subconscia (sogno, morte, dolore) e introiezione.


Rui Chafes - Cenni Biografici

Rui Chafes è nato a Lisbona nel 1966. Dal 1984 al 1989 frequenta il corso di Scultura della Facoltà di Belle Arti di Lisbona, tra il 1990 e il 1992 studia con Gerhard Merz alla Kunstakademie di Düsseldorf. Chafes entra in contatto con un ground culturale: il Romanticismo tedesco, il medioevo gotico e tardo (il ruolo della luce, del peso/forza, l’equilibrio delle forme, il rapporto con la natura, con lo spazio circostante e con l’Uomo), i romantici tedeschi, quali Novalis, Goethe, Kleist, fino allo scultore gotico Tilman Riemenschneider e Andrej Rubliov. Durante il suo soggiorno in Germania, traduce i Frammenti di Novalis (Novalis’ Fragmentos). Inoltre è affascinato da Andrej Tarkowsky, Friedrich Hölderlin, Rainer Marie Rilke, Nietzsche, Beckett, ecc. Nel 1995 Chafes rappresenta il Portogallo alla Biennale di Venezia (con José Pedro Croft, Pedro Cabrita Reis) e nel 2004 partecipa alla Bienal de Sao Paulo. Tra le mostre personali ricordiamo: Würzburg Bolton Landing, Centro de Arte Moderna da Fundação Calouste Gulbenkian, Lisboa, 1995; Durante o fim, Sintra Museu de Arte Moderna Colecção Berardo, Palácio Nacional da Pena, Parque Histórico da Pena, Sintra, 2000; Kranker Engel, S.M.A.K., Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent, 2001; nel 2002, El alma, prisión del cuerpo, Galeria Juana de Aizpuru, Madrid; Leçons de ténèbres, Galerie Cent8- Serge Le Borgne, Paris; Ash flowers, Esbjerg Kunstmuseum, Esbjerg, 2003, nel 2004, Ash flowers, Kunsthallen Nikolaj, Copenhagen, Danmark, nel 2005, Comer o coração (com Vera Mantero), Centro Cultural de Belém, Lisboa; Augenlicht, Museum Folkwang, Essen; Fora! (com Pedro Costa), Museu de Arte Contemporânea de Serralves, Porto; nel 2007, Onde estou?, Fondazione Volume!, Roma, Italia; Nocturno, Fundação Eva Klabin (Projeto Respiração), Rio de Janeiro, Brasil; Eu sou os outros, Galeria Graça Brandão, Lisboa, A mesma origem nocturna, Jardim Botânico, Coimbra, 2008

Luogo espositivo: Sassi di Matera Convicinio di Sant’Antonio, Parco della Murgia – Matera
Ingresso: gratuito
Inaugurazione: sabato 26 novembre 2011- ore 18.30
Periodo espositivo: 26 novembre 2011– 31 gennaio 2012
Cura: Giacomo Zaza

Organizzazione: Respira Puglia s.r.l.
Via Melo da Bari, 70 – 70121 Bari
tel: +39 346 7280071
skype: respira puglia

Ufficio stampa e Comunicazione: Michela Casavola
Oderberger strasse 43 – 10435 Berlin
tel: +39 347 4823583
skype: michelacasavola

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Matera, si progetta l'arte con lo scultore portoghese Rui Chafes 

Manuel Alegre a Napoli
Visioni e passioni partenoportoghesi

Immagini, racconti, poesie, uno spettacolo e un concorso di libri d’artista per un ponte tra Napoli e Lisbona

24 e 25 novembre 2011

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Fiabalandia – Intercultura: Una stella – Uma estrela, di Manuel Alegre

 

OMAGGIO A JOSE' SARAMAGO
VIAGGIO IN PORTOGALLO (Viagem a Portugal)
Mostra fotografica di Maurizio Bartolucci

Biblioteca Vallicelliana - Salone Borromini
Piazza della Chiesa Nuova, 18 - ROMA
Inaugurazione: 24 novembre 2011, ore 17.00.
La mostra rimarrà aperta fino al 3 dicembre, dal lunedì al sabato, ore 10.00 -13.00.
Ingresso libero

Giovedì, 24 novembre, alle ore 17.00, nelle magnifiche sale della Biblioteca Vallicelliana, sarà inaugurata un'esposizione fotografica in omaggio a Josè Saramago, che illustra i luoghi visitati e descritti dallo scrittore portoghese nel suo libro "Viaggio in Portogallo". L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio dell'Ambasciata del Portogallo a Roma.

“Attraverso un bel libro pubblicato qualche anno orsono Josè Saramago ci accompagna per le strade del Portogallo ed affronta i temi storici, artistici e culturali che riguardano questo Paese. Un viaggio, quello documentato dallo scrittore portoghese, compiuto nei primi anni novanta, che si configura come un ritorno alle terre lusitane dopo i grandi avvenimenti che hanno portato alla democrazia a metà degli anni settanta.
Grande conoscitore della tradizioni del Portogallo, che hanno giocato un ruolo importante nella sua avventura letteraria, Saramago compie migliaia di chilometri in splendida solitudine alla ricerca di luoghi e tesori che descrive con certosina accuratezza.
Non solo Porto e Lisbona ma decine di altre città grandi e piccole che hanno contribuito a scrivere la storia di questi luoghi. Una avventura che ho cercato di ricostruire attraverso una serie di foto scattate nel 2008 e che vi propongo in un luogo prestigioso: la Biblioteca Vallicelliana, nel cuore di Roma”.

Maurizio Bartolucci


giovedì 10 novembre 2011

Lisboa - Sociedades comerciais de italianos e judeus/cristão novos (séc. XV-XVI)

Conferência pela Prof.ª Doutora Maria José Ferro Tavares, ex-Reitora da Universidade Aberta de Lisboa

16 de novembro de 2011 - 17h30
Centro de História de Além-Mar
Entrada livre


(Clicca sull'immagine per ingrandire)

Lisbona - Sociedades comerciais de italianos e judeus/cristão novos (séc. XV-XVI)

Conferenza della Prof.ssa Maria José Ferro Tavares, ex Rettore dell’Università Aberta di Lisbona

Mercoledì 16 novembre 2011 - 17.30
Centro de História de Além-Mar
Ingresso libero

giovedì 27 ottobre 2011

Bologna - Il Portogallo é il Paese ospite d'onore alla Mostra degli Illustratori 2012

FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI
19 - 22 marzo 2012


Il Portogallo é il Paese ospite d'onore alla Mostra degli Illustratori 2012; una partecipazione di forte interesse, che offrirà agli operatori professionali dell'editoria per ragazzi, a Bologna per la quarantanovesima edizione della FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI, l'opportunità di conoscere meglio la produzione del più occidentale dei Paesi Europei. Un'occasione importante di riflessione sulla cultura portoghese, di tradizione iberica, meno conosciuta internazionalmente della cultura spagnola, ma assolutamente non meno importante per il suo contributo letterario e per la sua storia.
Il Portogallo porterà in mostra alla FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI di Bologna - dal 19 al 22 marzo 2012 - la mostra Como as cerejas (Come le ciliegie) che proporrà una selezione di opere di artisti già affermati nell'ambito dell'illustrazione per ragazzi e di giovani talenti, che consentiranno di apprezzare le più attuali espressioni della scuola portoghese.
Evocativo il titolo della mostra, Como as cerejas, come le ciliegie, infatti, ogni tavola in mostra spingerà il visitatore alla successiva, accendendo la curiosità di scoprire un altro tassello della straordinaria cultura portoghese.
La Mostra sarà ospitata al Centro Servizi del Quartiere fieristico di Bologna, luogo tradizionalmente dedicato all'illustrazione, animato, nelle giornate di fiera anche dal ricco programma di incontri che si susseguono al Caffè degli Illustratori, con illustratori, autori e protagonisti del mondo dell'editoria.

L'edizione 2012 della FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI di Bologna sarà anche l'occasione per festeggiare la decima edizione dell'Astrid Lindgren Memorial Award (ALMA), uno fra i più prestigiosi riconoscimenti riservati alla letteratura per ragazzi (rivolto ad autori, illustratori e promotori della lettura di tutto il mondo), finalizzato alla diffusione della letteratura fra i giovani.
Il premio sarà annunciato alla comunità editoriale internazionale, presente a Bologna per la manifestazione, con un collegamento in diretta con la Svezia e sarà l'occasione per ricordare che nel 2013 la Svezia sarà il Paese ospite d'onore alla Mostra degli Illustratori. A dare vita alla mostra promossa dallo Swedish Art Council, le tavole dei maggiori illustratori svedesi e un ricco programma di incontri con autori e illustratori svedesi che consentiranno di apprezzare la letteratura per bambini e ragazzi di un Paese che tanta attenzione riserva ai propri "giovani cittadini".
La presenza della Svezia nel 2013 si inserisce in un'edizione particolarmente importante della Fiera del Libro per Ragazzi che festeggerà la sua cinquantesima edizione.

In attesa della manifestazione gli operatori del settore - editori, autori, illustratori, traduttori, agenti letterari, business developper, licensor/licensee, packager, stampatori, distributori - stanno già pianificando la presenza a Bologna e gli incontri nelle giornate di Fiera.
Fra le novità della prossima edizione la definizione di una nuova categoria del Bologna Ragazzi Award, dedicata all'editoria digitale rivolta al mercato dei giorvani lettori.

OLTRE I CONFINI DEL QUARTIERE FIERISTICO...
L'editoria per ragazzi sarà anche nella prossima edizione il filo conduttore per una serie di iniziative che animeranno la città.
Mostre, incontri, eventi, coinvolgeranno il grande pubblico, evidenziando il dinamismo con cui Bologna si mobilita in occasione delle sue fiere e la sensibilità del territorio nei confronti degli ambiti culturali.
Fra gli appuntamenti in città, da evidenziare quelle dedicate a Charles Dickens. Nel 2012 si celebra il bicentenario della nascita del grande romanziere e Bologna - che fu visitata dallo scrittore nel 1844 e magistralmente ritratta dalla sua incisiva e quasi pittorica descrizione - realizzerà per l'occasione diverse iniziative.
Di grande interesse la mostra, a carattere bibliografico, che la FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI metterà in scena in collaborazione con la Cooperativa Giannino Stoppani. L'iniziativa presenterà un ampio repertorio ampio delle edizioni dickensiane presenti nei cataloghi degli editori di tutto il mondo. Naturalmente, numerose saranno le novità freschissime di stampa, visto che a livello internazionale il fermento per la ricorrenza è davvero intenso e si preannunciano in tutti i paesi interessantissime edizioni.

TOC BOLOGNA Tools of Change for Publishing
Dopo il grande successo della prima edizione del 2011 della conferenza sull'editoria digitale - che ha registrato la presenza di 250 partecipanti, provenienti da 25 Paesi, e gli interventi dei massimi esperti internazionali del settore - TOC Tools of Change for Publishing si riproporrà il 18 marzo. Sarà l'occasione per consentire a un parterre di editori provenienti da tutto il mondo, un importante dibattito sulle nuove strategie di business, sulle più innovative applicazioni, sui nuovi canali di marketing.
La seconda edizione di TOC Bologna - organizzato da O'Really Media e FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI - si terrà al Palazzo dei Congressi di Bologna garantendo maggiori spazi e servizi a supporto della giornata di confronto e dibattito internazionale sul futuro dell'editoria digitale per ragazzi. TOC Bologna metterà a confronto, anche nell'edizione 2012 professionalità fortemente diversificate (dagli ambiti tecnici a quelli più prettamente editoriali) per dibattere sulle nuove frontiere della narrazione e dei nuovi canali di business.

Santo Tirso - Casa da Galeria: Ciclo “Artes em Projecção”

A Casa da Galeria com a colaboração do Cineclube de Joane, iniciou a 1 de Outubro uma programação regular de obras cinematográficas que olham, que se inspiram, que analisam e que dialogam com outras formas de arte: Ciclo “Artes em Projecção”.
Para o último trimestre de 2011, está programado um conjunto de 7 curtas-metragens sobre artistas contemporâneos portugueses, apresentadas no âmbito da última edição do FantasPorto e realizadas em co-produção com a Escola de Belas Artes do Porto e a Universidade Católica.
O primeiro filme sobre A. Quadros Ferreira, teve casa cheia e contou com a presença do artista e professor catedrático da FBAUP para um momento de conversa com os espectadores.
O próximo bloco de filmes terá lugar no dia 29 de Outubro, às 16h, e contará com a presença dos artistas Augusto Canedo e Fernando Pinto Coelho.
A restante programação deste ciclo estará disponível no site www.casadagaleria.com
Entrada livre

AUGUSTO CANEDO – Corpo e Alma
Augusto Canedo nasceu no Porto / Portugal em 1958. Licenciatura em Pintura na Escola Superior de Belas Artes do Porto, em 1985. Leccionou a disciplina da Pintura na ESAP - Escola Superior Artística do Porto, entre 1985 e 1990. Curso de doutorado em História da Arte (biénio 1994/97), na Universidade de Salamanca. Em 1986 foi co-fundador da Galeria Quadrado Azul e em 1994 da Galeria Por Amor à Arte, no Porto. Assistente na Faculdade Belas Artes Universidade do Porto entre 1988 e 2002. Desde 2001 coordena a Galeria Nome aos Boís - Arte Contemporânea em Salvador / Brasil. Expôs em Espanha, Canadá, Holanda, França, Brasil, Austria, Alemanha, Peru, Grécia e Estados Unidos, entre outros países. Foi, entre outros galardões, premiado em 1884 e em 2001 na Bienal de Cerveira, de que é actualmente director.
Por João Paulo Ferreira (14’35”) com Laura Castro

FERNANDO PINTO COELHO
Fernando Pinto Coelho nasceu em Coimbra em 1951.Frequentou o Círculo de Artes Plásticas de Coimbra de 1963 até 1970. Concluiu o curso de Arquitectura da E.S.B.A.P. em 1976. Frequentou o conservatório de música do Porto, fez parte do primeiro gabinete de Design do Porto e de vários grupos ligados à dança, à música, ao teatro, à poesia e à performance. Para além do trabalho de arquitectura tem desenvolvido uma carreira como artista plástico. É professor convidado, há mais de vinte anos na Faculdade de Belas Artes da Universidade do Porto, onde ultimamente tem leccionado Desenho, Projecto e Pintura.
Por Pedro Barbosa (23’28”)

Casa da Galeria - Centro de Arte Contemporânea
R. Prof. Dr. Joaquim Augusto Pires de Lima 33-37, 4780-449 Santo Tirso | 41*20'21,93''N 8*28'34,23''W
T 252 856 298 | F 252 855 286 | de Terça a Sábado, das 15h às 19h

ALFABETO MODULABLE. pintura de António Quadros Ferreira. Até 5 de Novembro. Entrada livre
TEMPO EMPRESTADO. artes plásticas de Claúdia Lopes. Até 5 de Novembro. Entrada livre
ARTES EM PROJEÇÃO. documentários sobre Augusto Canedo + Fernando Pinto Coelho. 29 de Outubro. Entrada livre

Casa da Galeria - Sala de Exposições

S.H.I.P. - Torino: Corso di Cultura e Storia Portoghese

La S.H.I.P. (Sociedade Histórica da Independência de Portugal) di Torino, dopo il successo del 1° Corso di Cultura e Storia Portoghese (29 novembre 2010 - 11 aprile 2011, presso la sede operativa di via San Secondo 7 bis in Torino, messa gentilmente a disposizione da Gioventura Piemontéisa), ha deciso di riproporre anche quest'anno la seconda edizione del Corso di Cultura e Storia Portoghese.

Quest'anno sarà svolto in collaborazione con l'UNITRE, a cui ci si deve rivolgere per le iscrizioni: www.unitretorino.it

Gli incontri si svolgeranno, ogni quindici giorni, i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle 17,30, a partire dal 7 novembre 2011 fino al 7 maggio
(7 novembre, 21 novembre, 5 dicembre, 19 dicembre, 16 gennaio 2012, 30 gennaio, 13 febbraio, 27 febbraio, 12 marzo, 26 marzo, 23 aprile, 7 maggio).

Il corso sarà tenuto dal Prof. Adv. Mario Chiapetto, laureato in Diritto a Coimbra e in Scienze Sociali a Lisbona, Presidente della Delegazione SHIP in Torino, bibliofilo ed esperto di storia e cultura lusitane.

Maggiori informazioni su www.shiportugalturim.org

Il volantino pieghevole dei corsi SHIP – Torino
(clicca sulle slides per ingrandire) 

Leggi anche:

Rui Toscano - Universo Parallelo, Out of a Singularity

a cura di Gianluca Brogna
Ex Elettrofonica, Vicolo Sant’Onofrio, 10 Roma
28 ottobre – 20 dicembre 2011


Venerdì 28 ottobre 2011 Ex Elettrofonica presenta nei suoi spazi la prima personale in Italia dell'artista portoghese Rui Toscano, Universo Parallelo - Out of a Singularity, a cura di Gianluca Brogna.

Artista che adopera il potere evocativo delle immagini e dei suoni, Toscano si è misurato, nel corso della sua carriera artistica, con differenti media: dal disegno al video, e dall'installazione alla performance sempre in cerca dello strumento più congeniale al messaggio da veicolare innescando un confronto critico tra procedimento esecutivo e processo intellettuale. Una ricerca che parte dal singolo uomo e procede nell'analisi dei meccanismi sociali al fine di indagare i dispositivi che generano desideri e memoria collettiva.

L'ultima produzione che Rui Toscano presenta a Roma è un'ulteriore sviluppo della sua ricerca sul bisogno di conoscenza insito nella natura dell'uomo. La mostra si presenta come una riflessione sulla teoria del bing bang, in fisica singolarità gravitazionale, che ha generato l'universo nel quale viviamo. Partendo dal Paradosso di Heinrich Wilhelm Olbers, che, assumendo un universo infinito e uniforme, enuncia: “come è possibile che il cielo notturno sia buio nonostante l’infinità di stelle presenti nell’universo?”, l’artista crea un corpus di opere che si riferisce alle teorie che hanno tentato di spiegare questo arcano. In mostra i disegni THE OLBERS PARADOX SERIES partono proprio dalle riflessioni che Olbers fece a partire dal 1823.

L’opera The Right Stuff fa riferimento alle spedizioni spaziali e alla brama dell’uomo di conoscere il cosmo, The Great Curve è solo in apparenza un piccolo telescopio. In realtà, come sottolinea il titolo desunto da una canzone dei Talking Heads sul mistero irrisolvibile del mondo, è una riflessione sull’universo sulla sua conformazione. La curvatura spazio temporale, generata ad una ipotetica velocità superiore a quella della luce, è il limite oltre il quale l'umanità vorrebbe spingersi.

RUI TOSCANO, Born in Lisbon, 1970. Lives and works in Lisbon. Solo Exhibitions:
2011: Noches eléctricas, LABoral Centro de Arte y Creación Industrial, Asturias, Espanha. 2010: Out of a Singularity, Cristina Guerra Contemporary Art, Lisboa, Portugal. 2009: The Great Curve, curated by Bruno Marchand, Chiado 8 - Arte Contemporânea, Lisbon, Portugal. Isabella, Voyeur Project View, Lisboa, Portugal. 2008: Cluster, Distrito Cuatro, Madrid, Espanha. 2007: T for Tornado, Cristina Guerra Contemporary Art, Lisbon, Portugal. 2006: Abstrakt, Sintra Museu de Arte Moderna, Sintra, Portugal.2004: The Exorcist, Cristina Guerra Contemporary Art, Lisbon, Portugal. Slow Motion, curated by Miguel Wandschneider, Porta 33, Funchal, Madeira, Portugal. Sampa Works, Espacio Distrito Cu4tro, Madrid, Spain. 2002: Paint it Light, Cristina Guerra Contemporary Art, Lisbon, Portugal. 1, curated by João Fernandes, MACS (Museu de Arte Contemporânea de Serralves), Oporto, Portugal. 2, curated by Miguel Von Hafe Pérez, Teatro do Campo Alegre, Porto, Portugal. 2001: SlowMotion, curated by Miguel Wandschneider, ESTGAD, Caldas da Rainha, Portugal. 1997: Abstrakt (Bild in Motion), Art Attack, Café Flôr de Liz, Caldas da Rainha, Portugal. 

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Rui Toscano - Universo Parallelo, Out of a Singularity
DURATA: Dal 28 ottobre al 20 dicembre 2011
SEDE: Galleria Ex Elettrofonica - Vicolo di Sant’ Onofrio, 10 Roma
COME ARRIVARE: a pochi passi dall’ospedale Santo Spirito in Sassia e dall’ospedale Bambino Gesù, vicolo Sant’Onofrio si trova alle spalle di piazza della Rovere, sul Lungotevere.
ORARIO dal martedì al sabato 16.00- 20.00, domenica e lunedì chiuso.
INFORMAZIONI +39 06 64760163 info@exelettrofonica.com   www.exelettrofonica.com

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