Un gioiello della musica sacra portoghese del XVII secolo. L'opera è attribuita a un re, che fu anche un dottissimo teorico musicale e compositore. Ma l'attribuzione non è certa.
di Domenico Condito
di Domenico Condito
Foto di Laura Za ©
L’1 dicembre 1640 fu proclamato re del Portogallo D. João IV (Vila Viçosa 1605 – Lisbona 156), il “Restauratore”. Era il primogenito del duca di Braganza e la sua proclamazione coincise con la rivolta contro gli Spagnoli che occupavano il Portogallo dal 1580. Battendosi accortamente contro la Spagna e cercando l’appoggio dei nemici di essa (Francia, Olanda, Inghilterra), riuscì a “restaurare” l’indipendenza del Paese. Anche nelle colonie, e in particolare in Brasile, respinse ogni infiltrazione straniera.
Regnò dal 1640 al 1656 e diede particolare impulso allo sviluppo delle arti. Egli stesso fu valente musicista e compositore. Fu avviato allo studio della musica da suo padre Teodosio che, avendo letto le Etymologiae di Sant’Isidoro di Siviglia, riteneva che “Senza la musica nessuna conoscenza è perfetta”. Fin da ragazzo studiò teoria musicale e composizione, ch’era un metodo certo, secondo il genitore, per acquisire sobrietà, disciplina mentale, ponderazione e prudenza. Fu così che D. João IV divenne non solo un dottissimo teorico musicale e compositore, ma uno dei padri della musica portoghese del XVII secolo. Durante il suo regno realizzò una delle più grandi biblioteche del mondo, che vantava, fra l’altro, una vasta collezione di manoscritti di musica sacra e profana. Purtroppo l’immenso patrimonio librario andò perduto durante il gravissimo terremoto che colpì Lisbona nel 1755 e che provocò più di centomila vittime.
Fu D. João IV ad introdurre in Portogallo il culto dell’Immacolata Concezione, proclamandola Protettrice del Regno. Decise, inoltre, che i monarchi non portassero più la corona in testa, che da allora fu posta su un cuscino accanto al re.
Oggi, nel giorno di Venerdì Santo, Sexta-Feira Santa in portoghese, vi voglio proporre l’ascolto di Crux fidelis, una splendida composizione attribuita proprio al re-musicista. Riporto al riguardo, inoltre, una precisazione dell'amica Manuela Paraíso, autrice del programma di divulgazione della musica classica portoghese "Na Outra Margem" (Rádio Europa Lisboa), nonchè collaboratrice del Jornal de Letras relativamente all’area musicale. Riferisce Manuela che, secondo alcuni musicologi, la composizione, pur essendo attribuita da secoli a D. João IV, potrebbe in realtà essere stata composta da un altro autore. La questione, come succede spesso in questi casi, è controversa. È indubitabile invece che si tratta di un gioiello della polifonia sacra portoghese del Seicento.
Comunque sia, ringrazio Manuela per la preziosa informazione, e auguro a tutti voi un buon ascolto!
Regnò dal 1640 al 1656 e diede particolare impulso allo sviluppo delle arti. Egli stesso fu valente musicista e compositore. Fu avviato allo studio della musica da suo padre Teodosio che, avendo letto le Etymologiae di Sant’Isidoro di Siviglia, riteneva che “Senza la musica nessuna conoscenza è perfetta”. Fin da ragazzo studiò teoria musicale e composizione, ch’era un metodo certo, secondo il genitore, per acquisire sobrietà, disciplina mentale, ponderazione e prudenza. Fu così che D. João IV divenne non solo un dottissimo teorico musicale e compositore, ma uno dei padri della musica portoghese del XVII secolo. Durante il suo regno realizzò una delle più grandi biblioteche del mondo, che vantava, fra l’altro, una vasta collezione di manoscritti di musica sacra e profana. Purtroppo l’immenso patrimonio librario andò perduto durante il gravissimo terremoto che colpì Lisbona nel 1755 e che provocò più di centomila vittime.
Fu D. João IV ad introdurre in Portogallo il culto dell’Immacolata Concezione, proclamandola Protettrice del Regno. Decise, inoltre, che i monarchi non portassero più la corona in testa, che da allora fu posta su un cuscino accanto al re.
Oggi, nel giorno di Venerdì Santo, Sexta-Feira Santa in portoghese, vi voglio proporre l’ascolto di Crux fidelis, una splendida composizione attribuita proprio al re-musicista. Riporto al riguardo, inoltre, una precisazione dell'amica Manuela Paraíso, autrice del programma di divulgazione della musica classica portoghese "Na Outra Margem" (Rádio Europa Lisboa), nonchè collaboratrice del Jornal de Letras relativamente all’area musicale. Riferisce Manuela che, secondo alcuni musicologi, la composizione, pur essendo attribuita da secoli a D. João IV, potrebbe in realtà essere stata composta da un altro autore. La questione, come succede spesso in questi casi, è controversa. È indubitabile invece che si tratta di un gioiello della polifonia sacra portoghese del Seicento.
Comunque sia, ringrazio Manuela per la preziosa informazione, e auguro a tutti voi un buon ascolto!
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