giovedì 30 settembre 2010

Fernando Pessoa - Il Libro dell'Inquietudine è diventato un film, O Filme do Desassossego

Lo ha realizzato il regista portoghese João Botelho


Il Libro dell’Inquietudine di Fernando Pessoa è diventato un’opera cinematografica, O Filme do Desassossego. Il film è stato realizzato da João Botelho, il maestro portoghese che nel 1980 aveva esordito alla regia con Conversa acabada, un’opera costruita sul carteggio fra Fernando Pessoa e il poeta Mário de Sá-Carneiro, suicida a 26 anni. «Ho cominciato 28 anni fa con Pessoa - ricorda il regista - Conversazione completa, il mio primo film, era tratto dalla sua corrispondenza con il poeta Mario de Sa-Carneiro, per prepararlo ho avuto in casa i suoi occhiali, il suo baule colmo di scritti, la penna, i libri e con quel film credo di aver favorito la conoscenza di Pessoa fuori dal Portogallo. Allora Il Libro dell' Inquietudine non esisteva, era chiuso nel baule, è uscito per la prima volta quattro anni dopo, a quasi cinquant' anni dalla morte dello scrittore».
Un libro impossibile quello messo in scena da Botelho, l’autobiografia senza fatti di un personaggio inesistente, Bernardo Soares, uno dei tanti eteronimi utilizzati da Pessoa. Sono oltre 450 frammenti di riflessioni, impressioni, slanci lirici, sfoghi e fantasie, che danno forma a un diario incompiuto, ma soprattutto a uno dei romanzi più sorprendenti e geniali del secolo scorso.
«Bernardo Soares è un uomo che sta a una finestra. Soares è un contabile di Lisbona e la finestra appartiene a una ditta di tessuti nel vecchio centro commerciale della città, la “Baixa” pombalina. Taciturno e solitario, egli se ne sta dietro ai vetri, come il vecchio Flaubert, a spiare la vita. Una vita esterna e reale ma che si volge estranea a lui, anche se gli transita accanto; e una vita interiore e inventata: perché la finestra di Bernardo Soares ha le imposte che si possono aprire nei due sensi, sul fuori e sul dentro. E anche quel “dentro” è un luogo estraneo e ignoto al suo abitatore: un “dentro” in affitto, la camera di un albergo che Soares divide con altri se stesso che egli non conosce. Su questi due paesaggi che si intersecano e si confondono, Soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosità del contabile, il suo diario… » (dalla Prefazione di Antonio Tabucchi a Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa, edito da Feltrinelli).

Botelho ha adattato il testo alla Lisbona dei giorni nostri, della quale ha inteso tracciare un ritratto intimo e veritiero. Il ruolo principale è interpretato da Cláudio da Silva, mentre il ruolo di co-protagonista è stato affidato alla "musica": «C'è molta musica nel film. La musicalità è tipica della scrittura di Pessoa, le parole sono perfette per essere cantate», afferma il maestro.

Il sogno del regista portoghese è che «dopo il film il pubblico esca dalla sala con una voglia di leggerezza e con il desiderio di danzare, cantare, ascoltare musica, leggere poesia. E mi auguro che ai giovani faccia scoprire il gusto di un cinema altro da quello commerciale e ai meno giovani ricordi che Pessoa è un grande artista».

L’anteprima del film è stata presentata ieri a Lisbona, nel Grande Auditório del Centro Cultural de Belém. Altre proiezioni sono in programma nei giorni 1, 2 e 3 ottobre nel Pequeno Auditório - Sala Eduardo Prado Coelho, presso lo stesso Centro Culturale. Nelle prossime settimane O Filme do Desassossego sarà presentato a Oporto e in altre 26 città portoghesi, fra le quali Famalicão, Odivelas, Braga, Almada, Vila Real, Tavira e Guimarães.

Domenico Condito

1 commento:

AFRICA EM POESIA ha detto...

Quase sem tempo ...
Ando a correr...

preparo novo livro de poesia...

Deixo um beijo...

E deixo as minhas notas soltas...


NOTAS SOLTAS



Notas muitas notas...
Soltas e não só...
E eu, vou tomando notas...
Para um dia poder recordar...

Tomo notas, do céu e da terra...
Da lua e das estrelas...
E vou tomando notas...

Com o coração a bater...
E com o sentir da vida...
Do mundo e de ti...
E continuo a tomar notas...

E nestas notas, escritas por mim
Eu escrevo também para ti...
E debruço-me sobre os meus braços
E... continuo... a tomar notas!...

LILI LARANJO

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