È possibile grazie alla vasta collezione di mappe storiche digitalizzate e messe online da David Rumsey. Fra le "carte" di maggior pregio spicca una mappa del Portogallo del 1780.
David Rumsey è un collezionista di mappe e fondatore della David Rumsey Map Collection. Dopo il Bachelor of Arts e un Master of Fine Arts alla Yale University, è stato membro fondatore della Yale Research Associates in the Arts, meglio conosciuta come PULSA, composta da artisti che utilizzano le tecnologie elettroniche per la realizzazione delle loro opere.
La collezione di Rumsey, avviata nel 1980, è costituita da oltre 170.000 pezzi, e comprende mappe, globi terrestri, atlanti, carte marittime e un’ampia varietà di cartografie antiche. Le preziose "carte" riguardano soprattutto l’America del Nord e del Sud dei secoli XVII e XVIII, ma offrono la possibilità di esplorare anche gli altri continenti del globo terracqueo. Il documento più antico disponibile in rete è una mappa del Giappone del 1697.
Per la navigazione attraverso Google Earth e Google Maps è stato utilizzato un software specifico che sovrappone la mappa antica alla posizione corrispondente sul globo terrestre. Una funzione che consente agli internauti di valutare il rigore del lavoro di cartografi e artisti di epoche e paesi diversi.
Alcune cartografie antiche, come quella del Portogallo del 1780, si sovrappongono perfettamente a quelle moderne, mentre altre (di solito le più datate) rivelano interessanti errori legati alle concezioni del tempo in cui furono realizzate.
La consultazione delle mappe sul sito di Rumsey - http://www.davidrumsey.com/ - è gratuita. Un'affascinante esplorazione attraverso il tempo e lo spazio aperta a tutti.
L’intera collezione, dopo la morte dell’attuale titolare, sarà donata alla Stanford University.
http://www.davidrumsey.com/view/google-earth-browser#portugal-1780 |
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