giovedì 19 gennaio 2012

Coimbra - L’albero Wellington

Attraverso il ponte Santa Clara, il viaggiatore si lascia alle spalle la morbida collina, su cui Coimbra è come appollaiata. La torre dell’orologio e il cortile del rettorato lo seguiranno benevolmente, oltrepassare i ruderi del monastero antico per dirigersi, come in pellegrinaggio, alla Quinta das Lagrimas. È la villa delle lacrime, che gli attuali proprietari ereditarono da un luogotenente di Wellington. Gli inglesi, che hanno senza dubbio una sensibilità romantica, celebrarono al modo di una tenuta dello Yorkshire, la celebre fiaba della bella Ines e del principe Pietro. Al limitare di un prato all’inglese, nei giardini che circondano la villa, alberi di provenienza diversa furono riuniti da Angola, Brasile, India e da altri frammenti sparpagliati del mondo lusitano, per incorniciare quel nido d’amore in uno scenario onirico, degno di una notte di mezza estate. Tra questi, c’è una sequoia che porta il nome del trionfatore di Waterloo. Gli inizi di quella vittoria, si può dire, risiedono nelle campagne condotte dal Ribatejo alla Castiglia, che passano sotto il nome di Guerra Peninsulare. Non sarà la presenza di un monumento, tra i più maestosi in Portogallo, sormontato dal leone di Spagna, o Inghilterra, che strazia l’aquila imperiale, a suggerire una corrispondenza con la città di Oporto. Nel giardino botanico, poco distante dalla piazza della Battaglia, un altro albero ricorda il suo primo proprietario e fondatore: Jean-Pierre Salabert. Era un medico francese con l’hobby della botanica. Risiedeva in Portogallo da prima dell’invasione napoleonica. L’albero Salabert è invece una dracena centenaria, che impreziosisce una villa simbolo della potente borghesia di Oporto. A distanza di chilometri (e secoli), sequoia e dracena parlano insieme delle dominazioni cui il Portogallo è stato sottoposto, e dell’ospitalità sempre offerta a chi l’adotti a patria elettiva. Sono due facce della stessa medaglia, che non a torto potremmo chiamare amore. Si declina nell’indifferenza verso i potenti e nella fiducia in chi viene da lontano.

Carlo Colombo ©

Coimbra vista dalla sponda meridionale del Mondego
(Foto dell’Autore ©)


Sequoia Wellington, Coimbra
(Foto dell’Autore ©)


Monumento alla guerra peninsulare, Oporto
(Foto dell’Autore ©)


Questo post segna l'inizio della collaborazione di Carlo Colombo con l'Associazione Culturale Luís de Camões. Lo ringraziamo per il prezioso contributo, nella speranza di poter percorrere un lungo tratto di strada insieme. Ad maiora! - Domenico Condito

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