martedì 26 ottobre 2010

O Anjo Branco, il romanzo-verità di José Rodrigues dos Santos che racconta la storia del Portogallo in Mozambico

di Domenico Condito

O Anjo Branco (L’Angelo Bianco) è il titolo dell’ultimo romanzo di José Rodrigues dos Santos, scrittore e giornalista della Rtp. Un volto noto al pubblico italiano che segue le trasmissioni via satellite della tv pubblica portoghese, dove il popolare giornalista conduce il telegiornale nazionale (Rtp1 e Rtpi).
L’opera, uscita in libreria nei giorni scorsi, si ispira a fatti realmente accaduti. Il protagonista è un medico, responsabile del Servizio Medico Aereo, inviato in Africa centrale per punizione. Una missione da compiere: dare assistenza sanitaria alla popolazione di Tete, una regione del Mozambico. Sullo sfondo la guerra coloniale. Sono questi gli elementi che danno forma e colore al nuovo romanzo di José Rodrigues dos Santos. Le vicende drammatiche raccontate nell’opera, come il massacro di Wiriamu, seguono il filo conduttore della vita e dell’opera del protagonista, José Paz Rodrigues dos Santos, padre dell’Autore del libro. Il medico fu direttore dell’Ospedale di Tete e prestò assistenza sanitaria a migliaia di africani in un momento storico difficilissimo per la vita del paese.

“Scrivere su mio padre – ha dichiarato l’Autore – è stata un’esperienza curiosa. Penso che non sia un’esperienza comune avere in casa una storia così straordinaria da raccontare, un romanzo in attesa di essere scritto”.
Dopo aver esordito nell’universo letterario nel 2002 con il romanzo A Ilha das Trevas, lo speaker della televisione pubblica, di 46 anni, propone questa volta un romanzo che profuma d’Africa e registra fatti che hanno segnato la sua vita. Ha negato, però d’essersi immerso in una forma di scrittura “saudosista”: “Ho cerato di scrivere un libro – ha affermato – che raccontasse in modo veritiero la storia del Portogallo in Africa, esponendone sia le virtù che le miserie. Oltre ai giorni di scrittura, alle ricerche e ai viaggi in Mozambico, questa storia mi ha lasciato un’importante eredità: mio padre mi ha insegnato che dobbiamo fare sempre ciò che è giusto, anche se ciò può pregiudicare la nostra posizione. Come sostiene un personaggio del romanzo, se fare sempre ciò che è giusto fosse facile lo farebbero tutti. Ma se i nostri comportamenti non seguissero un’etica, nulla ci distinguerebbe dagli animali. O Anjo Branco (L’Angelo bianco) – conclude lo scrittore - non è solo il titolo del libro, ma è anche il nome con il quale mio padre, protagonista del romanzo, era conosciuto in Mozambico. Leggendo il libro si capisce perché”.

1 commento:

Ana Filipa ha detto...

Vi scrivo in italiano visto che l'Associazione ha scritto in italiano.Ho finito oggi di leggere il libro di José Rodrigues dos Santos.L'ho cercato tradotto in italiano da regalare ad un paio di amici italiani.Abito a Ravenna,ma l'ho cercato in librerie di Firenze,Perugia e Roma nelle due settimane precedenti.In nessuna città hanno trovato su la ricerca in siti net aperti solo ai professioniti dei libri,il libro referito.Avrei piacere di sapere chi lo pubblica e quando.Grazie, Filipa Canhão

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